Amplificatori
audio &
valvole
valvolari
audio&
valvole
Perchè? Bhe, sicuramente non mi definisco ‘audiofolo’ ma amo la musica e mi piace sentirla ad alto volume, priva di distorsioni e potente.
Non mi dilungo in questioni tecniche di distorsioni di prima, seconda armonica e di tutti i tecnicismi … per questo rimando alla sezione tecnica.
Venni a contatto con il mio primo amplificatore a valvole grazie ad un kit di Nuova Elettronica … ero poco più di un bambino ma ero affascinato dal mondo dell’elettronica e con la valvola fu un colpo di fulmine.
Costruii un kit con due EL34 come finali in classe A pilotate da due ECC82 … in pratica 10 watt scarsi.. mi ricordo ancora l’emozione della prima canzone riprodotta, capii subito che, o quelli non erano 10 watt, o la mia concezione di watt musicali era errata!
La seconda!!
Era quello il suono che mi piaceva.. potente, caldo, avvolgente.
Negli anni poi ho lentamente approfondito l’amplificazione valvolare ed ho compreso che quel kit aveva diverse lacune e componenti non proprio di alta qualità, ma, come dico spesso, ogni cosa ha il suo scopo e, nel caso specifico, quel kit mi avvicinò ad un mondo che , visti i costi importanti, sarebbe stato per me assolutamente distante ed irraggiungibile.
Per questo ringrazio ancora quella storica rivista che, dal mio punto di vista, aveva uno scopo ben preciso : appassionare il prossimo!
Col tempo, quindi, mi sono cimentato in altre creazioni.. le prime copiate pari pari da schemi reperiti qua e là … e poi, con un po’ d’esperienza, con schemi progettati e calcolati in proprio.
Ci sarebbe (e lo farò) da scrivere un poema… ma in questa pagina vorrei presentare, per chi ancora non la conosce, una vecchia marca italiana, che produsse amplificatori, radio, registratori, ma anche gli stessi componenti, trasformatori, condensatori ecc.
Oggi non ne rimane più nulla, se non i suoi prodotti, che furono progettati per durare nel tempo, robusti ed indistruttibili … sto parlando degli amplificatori valvolari della GELOSO.
Questi amplificatori non furono progettati per l’ascolto di musica in appartamento, la stessa estetica ne dà un ulteriore conferma, ma per tutti gli ampi spazi in cui occorreva diffondere suoni, voci … come teatri, cinema, chiese, scuole, caserme … ma anche (infatti troviamo modelli alimentabili in 12 volt continui) palchi improvvisati in piazze, diffusione sonora da mezzi mobili ecc.. Immaginate cosa può fare un amplificatore per cinema o teatro ( parliamo comunque degli anni 40 / 50 ) in uno spazio più piccolo? Devastante!
Questi amplificatori non sono certamente ‘audiofili’ , anche se esistono modelli con una banda passante paragonabile.. sono però arrivati ai giorni nostri proprio per le doti di robustezza con cui furono progettati dai tecnici Geloso e, con poche modifiche per migliorarne le già ottime doti sonore, possono competere , a parer mio, con i più blasonati sistemi HIFI che troviamo oggi nella grande distribuzione.
Oggi, molti chitarristi sono alla ricerca di questi vecchi amplificatori valvolari che riadattano all’uso chitarristico.
Questo perché, com’è noto, gli amplificatori per chitarra elettrica valvolari, hanno da sempre montato componentistica scadente.. e passare ad un amplificatore di qualità superiore, ad un costo decisamente inferiore dei più blasonati top di gamma, è sicuramente vantaggioso.. anche qui, però, va aggiunta una piccola riflessione: è proprio grazie a quelle imperfezioni tecniche, a quel cercare di produrre amplificatori economici (all’epoca), che nacquero le famose distorsioni che oggi chiamano ‘effetti’ … mi viene in mente Jimi Hendrix … ma potrei citarne altri, tutti chitarristi che diedero un senso ed una vita propria a quel genere di amplificatore valvolare.
Vi invito a leggere, nella sezione STORIA, la pagina dedicata a Giovanni Geloso … anzi, visto il suo passato americano, John Geloso.. un imprenditore italiano, che fu così lungimirante e visionario che, per me, è paragonabile, se non superiore, a Steve Jobs . Talmente indispensabile che la sua azienda non gli sopravvisse … morì con lui.
Vi lascio alla mia collezione di amplificatori Geloso.. in cui cercherò di presentare vari modelli e loro caratteristiche.
collezione
Lavori in
corso
Reperire esemplari non è un grosso problema, vista la diffusione di questi apparati in tutta l’Italia , Europa e parte del mondo.. ma trovarli in buone condizioni e, non pesantemente rimaneggiati da esperimenti o riparazioni personali, è tutt’altro affare.
Restaurare un amplificatore è probabilmente più semplice di una vecchia radio ma, fare un buon lavoro, richiede esperienza, buon senso e strumenti di laboratorio adeguati , senza dimenticare quella competenza tecnica che risulta fondamentale per un ottimo risultato finale e , soprattutto, per non terminare precocemente la propria vita attaccato ad un anodica da 500 volt. Le tensioni in gioco in tutti gli apparati valvolari sono talmente alte che possono uccidere, e quindi occorre sapere esattamente cosa si sta facendo. Ci sono valvole la cui anodica supera anche i 1000 volt, e in questi casi non occorre toccare un conduttore per prendersi la scossa … è sufficiente avvicinarsi quanto basta a far scoccare l’arco elettrico. Scrivo questo in quanto spesso ‘ sembra facile’ e ci si sente spinti a provare a ‘metterci le mani’ … … ecco, un conto è avvicinarsi ad un mondo con il dovuto ‘rispetto’ imparando poco per volta le nozioni necessarie, un altro conto è buttarsi a fare un qualcosa per cui non si è assolutamente preparati … appunto, serve buon senso!
Dopo questa lunga premessa ecco alcuni degli ultimi pezzi che sto ripristinando :
G-227-A mono da 11Watt
4 valvole : 14AT7 – 12AX7 – 6V6 e 6V6
Può essere alimentato a 110,125,140,160,220 volt Ac E a 12 Volt DC
Prodotto nel 1966
G-3227-A mono da 30 Watt
5 valvole : 12AX7 – 12AX7 – 12AT7, 6CA7, 6CA7
Prodotto nel 1965, 11.6kG
G-1110-A mono da 110 Watt
7 valvole : 12AX7 – 12AX7 – 12AT7, EL503, EL503,EL503,EL503
Prodotto nel 1966, 16.3kG